TERNI - Il Bollettino epidemiologico dell'Azienda Usl Umbria 2 del mese di maggio, realizzato dalle Unità Operative di "Sorveglianza e Promozione della Salute" ed "Epidemiologia e Analisi Biostatistica" riguarda il tema dell'attività fisica e della salute.
L’attività fisica praticata regolarmente svolge un ruolo di primaria importanza nella prevenzione di malattie cardiovascolari, diabete, ipertensione e obesità. Uno stile di vita sedentario contribuisce invece allo sviluppo di diverse malattie croniche, in particolare quelle cardiovascolari: per le cardiopatie ischemiche, ad esempio, si stima che l’eccesso di rischio attribuibile alla sedentarietà e i conseguenti costi sociali siano maggiori di quelli singolarmente attribuibili a fumo, ipertensione e obesità.
Esiste ormai un ampio consenso circa il livello dell’attività fisica da raccomandare nella popolazione adulta: 30 minuti di attività moderata al giorno per almeno 5 giorni alla settimana oppure attività intensa per più di 20 minuti per almeno 3 giorni.
Promuovere l’attività fisica rappresenta pertanto un’azione di sanità pubblica prioritaria, ormai inserita nei piani e nella programmazione sanitaria in tutto il mondo.
Bollettino epidemiologico Azienda Usl Umbria 2 maggio 2016 (versione .pdf)
I dati elaborati dagli esperti dell'Azienda Usl Umbria 2 propongono diversi spunti di riflessione. Emerge infatti che i bambini della nostra Regione fanno poca attività fisica, poco più di un bambino su dieci risulta fisicamente inattivo, maggiormente le femmine rispetto ai maschi e poco meno di un bambino su cinque ha un livello di attività fisica raccomandato per la sua età.
Nella nostra Regione sono molto diffuse, tra i bambini, le attività sedentarie, come il trascorrere molto tempo a guardare la televisione e giocare con i videogiochi. Molti bambini eccedono ampiamente nell’uso della TV e dei videogiochi, in particolare nel pomeriggio, quando potrebbero dedicarsi ad altre attività più salutari, come i giochi di movimento o lo sport o attività relazionali con i coetanei.
Queste attività sedentarie sono sicuramente favorite dal fatto che quasi la metà dei bambini dispone di un televisore in camera propria.
Tutti questi fattori fanno sì che solo 1 bambino su 5 di fatto ottemperi alle raccomandazioni sul tempo da dedicare alla televisione o ai videogiochi (meno di 2 ore al giorno di TV o videogiochi).
• Il 35% dei bambini trascorre più di due ore al giorno davanti alla TV e/o ai videogiochi
• Il 42% dei bambini ha la TV in camera
• Il 59% delle madri di bambini sovrappeso classificati non attivi ritiene che il proprio figlio svolga una sufficiente attività fisica.
Lo stile di vista sedentario riguarda anche la popolazione adulta. Nel territorio dell'Azienda Usl Umbria 2 si stima che poco più di una persona adulta su tre, il 36%, pratichi l’attività fisica raccomandata, mentre il 27% può essere considerato completamente sedentario.
È inoltre presente una percezione distorta dell’attività fisica praticata: circa un sedentario su cinque ritiene di praticare sufficiente movimento. (...)
Lo sviluppo di strategie per accrescere la diffusione dell’attività fisica è quindi un importante obiettivo che va perseguito intervenendo sugli aspetti ambientali, sociali ed economici che influenzano l’adozione di uno stile di vita attivo. Per questo motivo l'Azienda Usl Umbria 2, nell'ambito del Piano regionale della Prevenzione, è impegnata insieme alle istituzioni, alle comunità, alle scuole, alle famiglie, a promuovere l'attività fisica tra la popolazione quale elemento fondamentale di promozione della salute e del benessere.
(A.T. 9.6.2016)
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Ultimo aggiornamento: 07/03/2017