Interventi straordinari e di emergenza



Ultimo aggiornamento: 02.06.2023



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Incendio Polymer, nuova ordinanza per riapertura scuole (Ordinanza sindaco di Terni 1.3.2022)

Incendio Sabbione, istituiti divieti in un’area nel raggio di 5 chilometri (28.2.2022)

 







Incendio di Maratta, riunione tecnica e provvedimenti conseguenti. Riapertura degli istituti scolastici da martedì 22 febbraio. Nuova ordinanza del sindaco



Terni, ordinanza del sindaco con disposizioni cautelari in seguito all'incendio nell'area industriale di Maratta (20.2.2022)

 








EMERGENZA SANITARIA COVID-19. NORMATIVE NAZIONALI 

EMERGENZA SANITARIA COVID-19, NORMATIVE REGIONALI

EMERGENZA SANITARIA COVID-19, ATTI DELL'AZIENDA USL UMBRIA 2

DONAZIONI

EMERGENZA SANITARIA, TUTTE LE INFORMAZIONI (ANNO 2020 - ANNO 2021 - ANNO 2022)



ARCHIVIO

L’attività erogata dalle Strutture Aziendali nel corso dell'emergenza pandemica dai primi mesi del 2020 è stata fortemente condizionata e caratterizzata dalla necessita di rispondere ai bisogni assistenziali della popolazione, derivanti dall’epidemia da SARS COV-2.


Con Deliberazione del Consiglio dei Ministri del 31 gennaio 2020 e stato dichiarato, prima per sei mesi e quindi prorogato, lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all’insorgenza di patologie derivanti da agenti virali trasmissibili, epidemia COVID-19.

Lo scenario epidemiologico caratterizzato dal rapido diffondersi dell’epidemia ha reso necessario, a livello Centrale e Regionale, attuare ogni procedura ritenuta necessaria a tutela e garanzia della salute pubblica e mettere in atto drastiche misure di contenimento e contestualmente avviare un processo di riorganizzazione dei servizi sanitari per rendere adeguata l’offerta ai bisogni della popolazione nel momento dell’emergenza COVID-19 sia in ambito ospedaliero che territoriale seguendo le indicazioni ministeriali.


Per far fronte alla gestione dello stato di emergenza, si sono susseguiti in materia molti atti che, sia a livello nazionale che regionale, hanno disposto una riorganizzazione dell'assistenza sanitaria finalizzata a fronteggiare la pandemia, con un’ingente trasformazione anche dei processi di erogazione delle ordinarie prestazioni sanitarie da parte delle strutture pubbliche e delle private accreditate, sia sul versante delle attività ospedaliere, sia delle attività territoriali, con la misura più apparentemente drastica di sospensione delle attività programmate differibili come disciplinato dalle Circolari del Ministero della Salute, con integrazioni e note regionali applicative.


Il rapido diffondersi dell’epidemia, infatti, a partire da febbraio 2020, ha imposto di mettere in atto drastiche misure di contenimento e contestualmente avviare un processo di riorganizzazione dei servizi sanitari per rendere adeguata l’offerta ai bisogni della popolazione nel momento dell’emergenza COVID-19. La Regione Umbria e quindi la USL Umbria 2 si sono subito mosse in tal senso. Tutte le Strutture Aziendali (Ospedaliere, Territoriali, di Area Centrale e Staff) a seguito dell’alternarsi delle diverse fasi pandemiche, hanno attuato una riconfigurazione ed un riordino che consentisse l’erogazione delle proprie attività basate su percorsi e processi svolti in sicurezza sia 
per i pazienti/utenti che per gli operatori.


Una tale emergenza sanitaria ha imposto la riconfigurazione della rete ospedaliera e territoriale che ha richiesto anche la riorganizzazione delle risorse umane interne ed il reclutamento, per quanto possibile, di ulteriori operatori, al fine di consentire una risposta dei Servizi territoriali ed ospedalieri al carico determinatosi per il sovrapporsi dell’epidemia alle altre patologie, sia nel periodo di prima e seconda ondata epidemica, nonché nel periodo di transizione epidemica quando si e lavorato per il recupero delle prestazioni sospese durante il lockdown.


In tale sviluppo molti sono gli atti e le ordinanze che hanno seguito l’andamento dell’emergenza nelle varie fasi.


Successivamente, con l’avvento della fase di transizione epidemica, in un contesto epidemiologico in progressivo miglioramento, pur permanendo la condizione emergenziale, si e dato avvio ad una nuova fase programmatoria con l’intento di dare un riavvio graduale delle attività sospese, garantendo la sicurezza dei pazienti e degli operatori, con l’obiettivo generale di supportare la tenuta del sistema sanitario. Tutto ciò ha portato alla predisposizione delle linee di indirizzo adottate con DGR n. 374 del 13.05.2020 “Linee di indirizzo per le attività sanitarie nella fase 2” e DGR n. 467 del 10/06/2020 le Linee di indirizzo per le attività sanitarie nella Fase 3.


Mentre da una parte gli Ospedali tornavano ad una sorta di normalità e venivano messe in atto le azioni per recuperare le prestazioni ambulatoriali e di ricovero sospese durante il periodo lockdown, dall’altra e iniziata una ulteriore fase di potenziamento del Sistema Sanitario al fine di renderlo in grado di dare una risposta appropriata ad una successiva ripresa epidemica.


Il Dipartimento di Prevenzione e intervenuto trasversalmente tra tutte le strutture afferenti, in una task force che vede capofila l’UOC Igiene e Sanita Pubblica; e stata avviata una organizzazione strutturata del personale coinvolto, in turnazioni settimanali a sostegno dell’UOC ISP; tutte le figure professionali sono intervenute, dai sanitari agli amministrativi, dalla Dirigenza al Comparto. Con la nuova ondata di contagi ed il potenziamento del sistema di contact tracing, al suddetto personale e stato nuovamente richiesto un imponente sforzo per la gestione dell’epidemia. Pertanto, per il prosieguo del corrente anno, in virtù della crescente ripresa della circolazione virale, per tutti i Servizi dipartimentali si sta assistendo ad una conseguente ed inevitabile riduzione dei rispettivi e già previsti programmi di attività regionali e ministeriali. In tale contesto si e reso indispensabile spalmare (ripartire/suddividere/distribuire…) l’impegno, ed un sostegno adeguato al SISP, su tutti i Servizi al fine di garantire al tempo stesso le attività indifferibili, le emergenze e le possibili attività differibili dei singoli Servizi.


La pandemia da COVID 19 ha inciso profondamente nel territorio sull’organizzazione e l’erogazione di servizi e prestazioni come pure sulla programmazione degli stessi, coinvolgendo il regime ambulatoriale, domiciliare, residenziale a ciclo continuativo e a ciclo diurno.


L’emergenza COVID 19 ha anche evidenziato la particolare fragilità di alcune fasce di popolazione, prime fra tutte gli anziani inseriti in strutture. Nel 2020 uno degli obiettivi prioritari e stato infatti quello di mettere in atto e di intensificare gli interventi di tutela degli anziani, sia di quelli inseriti in strutture residenziali (RP o RSA) che di quelli inseriti in servizi/programmi semiresidenziali e diurni, in aderenza anche a quanto previsto dalle disposizioni nazionali e regionali in materia.

Quanto sopra nei Distretti e stato coniugato con la necessita di garantire tutte le azioni e tutti gli interventi di sanita pubblica richiesti dalla pandemia per la tutela di tutta la popolazione.


La pandemia ha notevolmente influenzato anche l’attività ospedaliera.


Per quanto riguarda infatti l’assistenza e l’organizzazione ospedaliera con DGR 19.03.2020 n. 180 e stato approvato il Piano di gestione dei posti letto della rete ospedaliera in emergenza Coronavirus, Tale DGR e stata recepita dalla USL Umbria 2 con Delibera del Commissario Straordinario n. 457 del 27/04/2020 ad oggetto:” USL Umbria N. 2 - Emergenza Coronavirus - Riorganizzazione Rete Ospedaliera aziendale ai sensi DGR 180/2020, al fine di garantire l’adeguata assistenza e la disponibilità di strutture ospedaliere atte a ricevere anche in modo esclusivo i pazienti affetti da COVID-19, con l’obiettivo di creare una sinergia funzionale di tutta la rete ospedaliera in risposta alla prima ondata pandemica.


In attuazione del DL 34 del 10 giugno 2020 che delinea misure da attivare e finanziamenti dedicati sono stati adottati gli atti per il potenziamento rete ospedaliera (art.2) e per il potenziamento della rete territoriale (art.1).


In particolare nella DGR 483 del 19/06/2020 “Piano di Riorganizzazione emergenza COVID 19 – Potenziamento rete ospedaliera (ai sensi dell’art.2 del decreto legge 19 maggio 2020 n. 34)”: viene dettagliata sia la riorganizzazione dei percorsi sanitari che la riorganizzazione e potenziamento dei posti letto e della rete dell’emergenza che il Sistema Ospedaliero Regionale andrà ad affrontare prevedendo anche la realizzazione di un Ospedale da campo.

Nella DGR 483 e illustrato lo sviluppo dei posti letto di Terapia Intensiva per raggiungere l’incremento strutturale pari a 0,14 posti letto per mille abitanti fissati per l’Umbria al totale di 127 posti letto e Il numero di posti letto di terapia semintensiva complessivi da riconvertire quantificato in una dotazione di posti letto nella misura pari allo 0,007%, calcolato sulla popolazione residente che per l’Umbria e pari a 62 (cfr. “Linee di indirizzo organizzative per il potenziamento della rete ospedaliera per emergenza COVID-19 (art 2 decreto-legge 19 maggio 2020 n. 34) n. 0011254-29/05/2020). Tale Piano e stato approvato dal Ministero della Salute.


In Umbria dai primi di Ottobre si e registrato un incremento importante dei casi di SARS-COV2 con andamento esponenziale della curva epidemica, che ha tracciato l’ingresso nella seconda ondata epidemica, cosa che ha comportato la necessita di interventi organizzativi atti a rispondere al fenomeno, in grado di soddisfare le necessita di ricovero ospedaliero legato al contesto epidemico, mantenendo per quanto più possibile le altre attività assistenziali, comportando una nuova riconfigurazione della rete ospedaliera.


Vista la ripresa dell’epidemia e l’affacciarsi della seconda ondata con DGR 924 del 16.10.2020 cosiddetto piano di mantenimento “Strategie nell'utilizzo della rete ospedaliera in fase di ripresa epidemica”, sempre in deroga alla DGR n. 212/2016 e in attesa dell’adeguamento previsto con la DGR 483/2020, in fase di ripresa dell’epidemia con rischio di una seconda ondata, e stata definita una strategia di utilizzo della rete regionale ospedaliera tenendo conto della sicurezza di pazienti e operatori, dei percorsi separati per COVID positivo/sospetto e non, dell’appropriatezza clinica e organizzativa nell’utilizzo delle risorse “posto letto” e “personale” in un’ottica di rete 
regionale e di flessibilità organizzativo-gestionale.


E’ stata quindi definita una strategia di attivazione progressiva degli Ospedali e dei Posti Letto delle Discipline candidate a far fronte all’epidemia, prendendo in considerazione anche quanto previsto per l’evoluzione futura la rete HUB e SPOKE costituita dai DEA di I e di II livello.

In tale ottica e stata prevista l’attivazione progressiva dei Posti letti per pazienti COVID-19 per Livelli, come definito nella DGR 180/2020, con l’obiettivo di contenere, per quanto possibile, il rischio di sovraccaricare singole Strutture sanitarie consentendo il più possibile di garantire adeguati livelli di assistenza per le altre tipologie di pazienti.


Sono stati definiti 4 livelli subentranti di interventi sulla funzione e gestione dei posti letto della rete regionale, al fine di evitare drastiche riduzioni delle attività (sviluppo del livello 3 della DGR 180/2020).


Sono poi seguite le Ordinanze del 22 ottobre 2020 n. 66 “Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 – Riconversione temporanea e parziale Ospedale di Pantalla in struttura dedicata Covid-19” e n. 67 Ulteriori misure per la prevenzione e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 – Riconversione temporanea e parziale Ospedale di Spoleto in struttura dedicata covid-19”.


Con DGR 1006 del 2.11.2020 e stato adottato il “Piano di contenimento dell’ondata epidemica - Declinazione degli interventi per l’utilizzo della rete ospedaliera e della rete territoriale al superamento dei livelli previsti nella D.G.R. n. 924 del 16 ottobre 2020.” che ha previsto la progressione organizzativa-funzionale in relazione alle necessita dettate dall’emergenza facendo riferimento ai posti letto della rete ospedaliera e della rete territoriale in maniera tale da:

  • dedicare parte della rete Ospedaliera alle casistiche non COVID e parte alle casistiche COVID, tenendo presente che la rete Ospedaliera regionale consta di 3.261 posti letto per acuti e per post-acuti nella dotazione massima collocati in 2 DEA di II livello, 5 DEA di I livello, 7 Ospedali di Base per acuti, 4 Ospedali riabilitativi, 1 Struttura Riabilitativa mista pubblica-privata, 5 Case di Cura.
  • dedicare parte della rete territoriale alle casistiche non COVID e parte alle casistiche COVID, tenendo presente tutte le strutture residenziali pubbliche e private presenti nel territorio.


In data 16.11.2020 e stata adottata dalla Giunta Regionale la DGR 1096 avente ad oggetto il “Piano di salvaguardia Emergenza COVID-19” che ha ulteriormente riconfigurato la rete ospedaliera di assistenza Regionale in relazione alle necessita emergenti legate all’epidemia, con l’incremento, grazie all’utilizzo di Strutture del SSR ed esterne, un incremento di posti letto per acuti, di Terapia intensiva e posti letto per assistenza post-acuzie.


In attuazione di quanto previsto nelle citate DGR 924, 1006 e 1096, e risultato, pertanto, necessario procedere alla ridefinizione dell’offerta ospedaliera dell’Azienda USL Umbria n.2, con efficacia temporanea e fino a nuovi provvedimenti, al fine di garantire l’adeguata assistenza e la disponibilità di strutture ospedaliere atte a ricevere anche in modo esclusivo i pazienti affetti da COVID-19.


Nell’ambito dei piani sopraelencati sono coinvolte le strutture ospedaliere e territoriali della USL Umbria 2.


Di seguito si riportano sinteticamente le variazioni intervenute e la disponibilità di posti letto COVID stratificati per Area Medica (contiene i posti letto delle discipline di Malattie Infettive, Pneumologia, Medicina Generale e Terapia Semintensiva) per Terapia Intensiva e per le altre discipline coinvolte nella seconda fase epidemica.


Con Ordinanza n. 67 del 22 ottobre, l’Ospedale di Spoleto DEA di I livello ha subito una riconversione parziale e temporanea in struttura Covid-19 dedicata, poi progressivamente e in relazione alle necessita di ricoveri per i casi COVID-19, anche l’Ospedale di Foligno, DEA di I livello, ha assunto funzione di assistenza ai pazienti COVID-19.


Affianco a queste due strutture ospedaliere ha subito riconversione anche la Struttura delle Grazie a Terni con attivazione di una RSA COVID dedicata.


L’Ospedale di Spoleto e stato completamente riorganizzato con temporanea chiusura dei reparti in essere, con attivazione dei nuovi reparti COVID a partire da ottobre 2020. La riconfigurazione organizzativo-strutturale dell’Ospedale ha previsto l’attivazione di area interamente dedicate al COVID di degenza medica (cod. 26) nell’ambito delle quali attivare anche posti di semintensiva, di aree di degenza di Terapia Intensiva (cod. 49) e dei servizi ad esse funzionali (pronto Soccorso, Radiologia, Laboratorio, Dialisi, Endoscopia …). L’Ospedale ha conservato anche aree COVID free: Emodialisi, DH Oncologico, Radioterapia, Screening Mammografico, attività specialistiche ambulatoriali. Nello stesso Ospedale come da pianificazione regionale sono state attivate le aree di degenza per post- acuti con 2 strutture di RSA COVID dedicate.


L’attivazione di posti letto di post-acuzie consentono la gestione anche di pazienti a più bassa intensità assistenziale. Tali pazienti possono essere direttamente trasferiti dai reparti per acuti dello stesso Ospedale COVID o dal domicilio quando necessaria una bassa intensità assistenziale funzionando di fatto come strutture intermedie.


Tale organizzazione permette all’Ospedale di Spoleto, di garantire la massima potenzialità assistenziale nelle diverse modalità di intensità di cura, dall’acuzie al post-acuzie, nei confronti dei pazienti COVID integrandosi in rete con gli altri Ospedali attivi nella gestione di posti letto dedicati all’emergenza.


L’Ospedale di Foligno ha visto, all’avvio della seconda ondata epidemica, una parziale e progressiva riorganizzazione dei posti letto, che ha portato alla strutturazione di due unità di Medicina generale COVID (Cod. 26) e una Terapia Intensiva COVID (Cod. 49) atti alla gestione della patologia COVID in acuzie. La struttura ha contemporaneamente gestito l’assistenza a pazienti COVID e l’assistenza alle altre patologie, senza chiusura di reparti, garantendo l’attività in urgenza, la programmata non procrastinabile, nonché 5 posti letto di terapia intensiva generalista.


Negli Ospedali non COVID, posti in rete funzionale con le altre Strutture aziendali e regionali, le degenze sono state riorganizzate in relazione ed in funzione dell’emergenza, in alcuni casi sono stati riorganizzati i posti letto per renderli disponibili alle altre discipline, anche al fine di garantire maggiori possibilità di separazione dei flussi dei pazienti con individuazione di posti letto dedicati all’isolamento diagnostico, sempre nel rispetto necessita assistenziali, per garantire percorsi sicuri e possibilità di eventuali isolamenti


Tutte le attività aziendali sono documentate come pre-consuntivo nella relazione al Bilancio di esercizio 2021 e saranno documentate come valore consuntivo nella relazione del bilancio consuntivo e nella relazione di attività e delle performance annuale la cui stesura e prevista per il 30 giugno 2021.


La programmazione per l’anno 2021 dovrà tener conto dell’andamento della pandemia, con misure ed interventi che, in primis, vadano ad aumentare o consolidare il livello di sicurezza nei servizi e nelle strutture. In seconda istanza la programmazione sarà indirizzata al perseguimento/completamento di quanto programmato per l’anno 2020 e non realizzato o parzialmente realizzato a causa della pandemia.


ARCHIVIO / 1

TERNI, CASO DI SEPSI BATTERICA DI PROBABILE NATURA MENINGOCOCCICA, INFORMATIVA DEL SERVIZIO DI IGIENE E SANITA’ PUBBLICA DELL’AZIENDA USL UMBRIA 2 (21.12.2018)



LA NAZIONE QN (5.1.2019)


DISINNESCO ORDIGNO BELLICO PRESSO STAZIONE DI CESI (TR). ORGANIZZAZIONE ASSISTENZA SANITARIA (27 LUGLIO 2018) 

NOTA STAMPA AZIENDA USL UMBRIA 2 PIANO ASSISTENZA SANITARIA (30 LUGLIO 2018)

LETTERA DI RINGRAZIAMENTO DEL PREFETTO DI TERNI


EMERGENZA TERREMOTO 2016

FOLIGNO - Presso l’Unità di Crisi Emergenza Terremoto dell’Usl  Umbria n. 2 è attivo il numero telefonico 0742 3397419 e una casella di posta elettronica emergenza@uslumbria2.it.


Qualunque problematica conseguente agli eventi sismici ed inerente l’erogazione dei servizi sanitari può essere comunicata o chiamando il numero sopra indicato o inviando una mail.


Ad ogni questione posta sia dal personale sanitario che dagli utenti sarà data risposta nel minor tempo possibile.


RACCOLTA AGGIORNATA DELLE INFORMATIVE ALLA POPOLAZIONE E AGLI OPERATORI SANITARI E DISPOSIZIONI AZIENDALI E REGIONALI A SEGUITO DEGLI EVENTI SISMICI 





Piano straordinario per il contenimento delle liste di attesa

Piano calore 2015 Comune di Terni in collaborazione con l'Azienda Usl Umbria 2 distretto di Terni

22.7.2015 - Incendio di Nera Montoro, ordinanza del sindaco di Narni


Piano Emergenza Calore anno 2013 Comune di Terni - Distretto di Terni Azienda Usl Umbria




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