AMELIA - Il 28 dicembre 2023 nella palestra di fisioterapia del Servizio di Neuropsichiatria dell’infanzia e adolescenza Narni/Amelia, presso la Casa della Comunità di Amelia, si è tenuto un incontro significativo per chi si interessa di cura, professionisti, pazienti e famiglie.
Durante l’estate due ragazze vicine alla maggiore età, con una storia lunga e intensa che si intreccia anche con i nostri servizi assistenziali, riabilitativi ed educativi, hanno accolto l’invito a riflettere sui modi di vivere e intendere le disabilità. Così tra una terapia e l’altra sono stati ritagliati spazi dedicati alla condivisione e collaborazione creativa sul tema delle emozioni e dei desideri del momento, che hanno portato alla realizzazione di un poster colorato e pieno di parole importanti. Un’immagine in-finita per invitare bambine e bambini che frequentano la palestra ad ascoltarsi, a osservare e volendo ad aggiungere la loro parola. Ma anche per abituarci tutti a un ascolto più attento, a sentire l’effetto delle parole e delle narrazioni di ognun*.
Come ci dice Luigina Mortari: “L’ascoltare implica che l’altro prenda la parola e l’azione diventa azione di cura quando sa restituire all’altro la considerazione per quanto sta dicendo a noi (…) ascoltare è far risuonare dentro di sé il dire dell’altro: una presenza aperta e riflessiva allo stesso tempo. Solo quando la postura della mente è aperta e riflessiva l’ascolto diventa spazio aprente che genera spazi di incontro.”
Il nostro incontro si è svolto in modo molto semplice e naturale. Genitori, bambin* e collegh* sono stati invitat* in un cerchio nel quale, dopo una breve introduzione della sottoscritta, L.C. ha letto il suo discorso relativo alla nascita e allo sviluppo di questa esperienza. V.B., l’altra protagonista del percorso, ha aggiunto la sua riflessione. Poi sono stati ascoltati i pensieri dei bambini e delle persone presenti che hanno partecipato con interesse. Infine, per onorare l’impegno, una piccola merenda ci ha permesso di stare insieme e ampliare la conversazione.
Come facilitatrice di laboratori di Medicina Narrativa, oltre che fisioterapista di lunga esperienza, penso che si potrebbero realizzare percorsi paralleli e integrati in riabilitazione per meglio comprendere e potenziare gli sviluppi possibili delle persone e pazienti.
(Ft Brigitte Moretti)
“Buongiorno a tutti, tempo fa Brigitte ha proposto a me come ad altri di dara qualche idea per personalizzare la nostra stanza di fisioterapia e a me sono venute tante idee, cosicchè un giorno Brigitte mi ha proposto di coinvolgere in questa iniziativa e questa persona era Valeria lo ha proposto anche a lei e ha accettato e da li è nata la nostra “equipe creativa”. Ma, per cosa vi abbiamo chiamato qui oggi? Ebbene si ora ve lo diciamo. Oggi vi abbiamo chiamato tutti qui per esporvi lo scopo di questa “equipe creativa”, ovvero quello di dire quello che la società molte volte tende a nascondere o a sminuire, ovvero l’uguaglianza tra noi cittadini, perché si noi cittadini siamo uguali senza nessuna distinzione. Non ci sono disabili o persone “normali “, ci sono solo persone che nella loro vita hanno dovuto affrontare molte difficoltà in questa società in molti paesi antica e poi ci sono persone che hanno avuto più fortuna ma non è detto che siano felici perché molto spesso sono più le persone normali ad essere sole e a non aver ancora trovato il loro posto nel mondo a differenza di quelle disabili.”
L.C. (Lucrezia Capotosti)
"La mia esperienza nella realizzazione del poster è stata l’occasione per fermarmi a riflettere. Ci siamo confrontate e ho scoperto che oggi, più che mai, sento forte il mio motto che ripetevo sempre da piccola: “tanto io ce la faccio!” Perché tutti i modi sono giusti per affrontare le difficoltà, ma penso che riuscire a vedere il loro lato positivo, ci renda più forti!"
V.B. (Valeria Bagnolo)
(A.T. 25.01.2024)