A cura di Fausto Bartolini
Direttore Dipartimento Assistenza Farmaceutica Azienda Usl Umbria 2
Coordinatore Governance Farmaceutica Regione Umbria
Consigli utili sull’utilizzo, la conservazione e il trasporto di farmaci
I farmaci, indipendentemente dalla stagione e dalle condizioni climatiche, devono sottostare a determinate temperature di conservazione. Una disposizione del Ministero della Salute (Circolare n. 2 del 13 gennaio 2000), definisce le indicazioni che devono essere riportare sulle confezioni dei medicinali, riguardo a temperatura e modalità di conservazione.
Di rilevanza importante è la stagione estiva, l'esposizione ai raggi solari e alle elevate temperature può incidere sull'integrità, l'efficacia e la sicurezza dei farmaci. Per questo motivo il Dipartimento di Assistenza Farmaceutica dell'Azienda Usl Umbria 2, nonché la Cabina di Regia sulla Governance Farmaceutica della Regione Umbria, ha da tempo avviato una campagna di informazione e sensibilizzazione con alcune semplici indicazioni da osservare per una corretta conservazione dei farmaci nella stagione estiva.
Come conservare correttamente i farmaci
La maggior parte dei medicinali non richiede particolari modalità di conservazione e può rimanere a temperatura inferiore a 25°, in luogo asciutto ed al riparo della luce. E’ sempre importante conservare i farmaci separati da altri prodotti come detersivi, acetone, ammoniaca, sostanze che evaporano facilmente o infiammabili e possibilmente in un unico luogo inaccessibile ai bambini. Per evitare di confondere il medicinale con queste sostanze capaci di sprigionare vapori che sono in grado di alterare i principi attivi e i contenitori/confezioni.
Ci sono però delle eccezioni, per questo motivo, in linea con quanto espresso dal Ministero della Salute, si raccomanda di leggere attentamente le modalità di conservazione riportate nelle informazioni del prodotto e VERIFICARE SEMPRE LA GIUSTA TEMPERATURA INDICATA SUL FOGLIO ILLUSTRATIVO.
Se invece la temperatura di conservazione è specificatamente indicata, non rispettarla potrebbe rendere i farmaci potenzialmente dannosi per la salute. Se vengono acquistati farmaci, è altamente sconsigliato tenerli per ore in auto al caldo ma è raccomandato portarli in luogo idoneo appena possibile.
FARMACI DA PORTARE IN VIAGGIO
Punture d’insetti, contusioni, problemi gastrointestinali, infezioni, sono diversi i disturbi in cui si può incappare durante i viaggi, che ci si trovi al mare, in montagna o in città.
Inconvenienti di salute che, anche se in genere non gravi, possono mettere a repentaglio le tanto sospirate ferie. Per questo è importante ricordarsi di mettere in valigia, insieme a costumi, pantaloni corti, ciabatte o scarponcini, anche un piccolo kit con farmaci di automedicazione.
Farmaci antidolorifici e antinfiammatori
Uno dei disturbi più frequenti che può presentarsi in vacanza è il mal di testa, spesso conseguente al cambio di ritmi e di abitudini oppure in seguito al mancato adattamento dell’organismo alle elevate altitudini, il cosiddetto mal di montagna.
Contro questo e altri disturbi, come ad esempio il mal di denti, il mal di schiena, dolori articolari è bene avere a portata farmaci antidolorifici e antinfiammatori.
Inoltre, non deve mai mancare un antipiretico, come il paracetamolo da assumere in caso di febbre o come antidolorifico.
Farmaci contro il mal d’auto, d’aereo o di mare
La cinetosi è un malessere molto comune che colpisce circa 6 milioni di italiani quando si spostano su mezzi di trasporto e che tutti almeno una volta nella vita hanno certamente sperimentato.
I sintomi della cinetosi compaiono quando il cervello riceve informazioni contrastanti dagli organi di senso e contemporaneamente dai sensori muscolari che forniscono informazioni relativamente alla posizione del corpo nello spazio.
Per evitare il malessere è indispensabile agire prima di mettersi in viaggio o almeno prima che inizino i sintomi poiché qualsiasi intervento, quando i sintomi sono manifesti, è molto meno efficace. I rimedi per la cinetosi comprendono consigli per l’auto-gestione di questo disturbo come fissare l’orizzonte, evitare di leggere o di guardare il cellulare e in ultimo, se necessario, ricorrere ai farmaci.
In commercio sono disponibili diverse opzioni per contrastare la comparsa dei sintomi sgradevoli della cinetosi: nella maggior parte dei casi, questi farmaci hanno un'azione lieve e sono acquistabili in farmacia come farmaci da banco ad esempio, quelli contenenti antistaminici come la meclizina o il dimenidrinato.
Farmaci per disturbi gastrointestinali
In vacanza capita spesso di eccedere con i pasti oppure di variare l’alimentazione, per questo motivo è consigliabile portare con sé farmaci antiacidi contro l'acidità di stomaco e farmaci antireflusso che contrastano il reflusso gastroesofageo, pratici da assumere.
E’ fortemente consigliato avere farmaci antidiarroici e disinfettanti intestinali, meglio in capsule che in forma liquida per una migliore conservazione, soprattutto se si viaggia all’estero in Paesi dove maggiore è il rischio di diarrea e infezioni gastrointestinali.
Farmaci antibiotici
Un antibiotico a largo spettro può essere utile in caso di febbre, tosse catarrosa, otalgia, mal di gola sempre se associati a febbre.
In caso questi sintomi non regrediscano dopo qualche giorno di terapia sintomatica con paracetamolo e/o antinfiammatori, potrebbe essere indicata l’assunzione di un antibiotico.
In ogni caso, prima di iniziare una terapia antibiotica, va sempre consultato un medico.
L’essenziale per traumi e contusioni
In vacanza, può succedere che si vada in contro a piccoli traumi con maggiore probabilità in caso vengano svolte attività sportive, escursioni ecc.
E’ buona abitudine tenere sempre un piccolo kit di pronto soccorso con:
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una crema per le contusioni contenente principi attivi come arnica, escina;
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cerotti;
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garze;
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disinfettante (o salviette disinfettanti pronte all'uso) per detergere e medicare piccole ferite.
Farmaci per le reazioni allergiche
Per le reazioni allergiche a punture di insetti, alimenti o da contatto può essere indicato assumere un antistamico via orale e applicare, a livello locale, pomate antistaminiche oppure con una piccola percentuale di cortisone.
Per le persone allergiche, che abbiano già avuto manifestazioni importanti, è necessario associare anche il cortisone per via orale.
Per prevenire le punture di insetti, inoltre, non vanno dimenticati spray repellenti e stick post puntura per alleviare il fastidio.
CONSERVAZIONE DEI FARMACI IN VIAGGIO
In caso di un lungo viaggio in auto o soggiorni fuori casa, si raccomanda di trasportare i farmaci nell’abitacolo condizionato o, se è un farmaco da frigorifero, in un contenitore termico idoneo. Evitare invece il bagagliaio che potrebbe surriscaldarsi eccessivamente, infatti, agenti atmosferici come eccessiva luce e sbalzi di temperatura possono deteriorare i medicinali.
Evitare sempre, comunque, di esporre i farmaci a fonti di calore e a irradiazione solare diretta.
Nel caso di un farmaco disponibile in diverse forme farmaceutiche e in assenza di specifiche controindicazioni (ad esempio difficoltà nella deglutizione), sono preferibili le formulazioni solide rispetto a quelle liquide; queste ultime, contenendo acqua, sono in genere maggiormente sensibili alle alte temperature e ad altri agenti ambientali.
Per farmaci sottoposti ad aperture successive e ripetute della confezione (ad esempio farmaci multi dose, colliri, sciroppi) è importante tenere in considerazione che in questo modo subiscono gli effetti negativi di luce, aria e sbalzi di temperatura che ne possono deteriorare il principio attivo o causarne la contaminazione. Per tali farmaci è possibile annotare sulla confezione la data di prima apertura, facendo sempre attenzione a rispettare il periodo di validità riportato in etichetta.
IN CASO DI VIAGGI IN AEREO, è raccomandato collocare i farmaci nel bagaglio a mano e mantenerli in posizione verticale. Inoltre, se il paziente è in terapia con farmaci salvavita dovrà portare in cabina tali medicinali con le relative ricette di prescrizione: potrebbe essere necessario esibirle al controllo.
CONTENITORI IDONEI ALLA CONSERVAZIONE E AL TRASPORTO
È importante utilizzare i contenitori originali etichettati che sono progettati in maniera tale da proteggere e conservare i medicinali evitando contenitori non esplicitamente destinati al trasporto di farmaci, in quanto potrebbero facilmente surriscaldarsi o rilasciare sostanze nocive ed alterare così le caratteristiche del medicinale.
Ad esempio, i contenitori oscuranti sono destinati ai farmaci fotosensibili, mentre i contenitori in vetro vengono utilizzati per medicinali che possono essere adsorbiti dalla plastica (come, ad esempio, compresse di nitroglicerina).
Evitare l’uso di contenitori multipli, ad esempio portapillole, non esplicitamente destinati al trasporto di farmaci, in ogni modo, per evitare danni durante il trasporto, è consigliato estrarre dal contenitore originale (flacone, blister, etc) solo la dose destinata alla somministrazione quotidiana.
Non inserire farmaci diversi in una sola confezione e non mescolarli in uno stesso contenitore per risparmiare spazio in valigia: potresti avere poi delle difficoltà a riconoscere la data di scadenza, la tipologia del medicinale e il dosaggio.
FARMACI DI PRONTO IMPIEGO (farmaci salvavita, spray, antistaminici, antinfiammatori,…)
Se è necessario trasportare in auto farmaci salvavita, è opportuno utilizzare un contenitore sicuro che consentirà di mantenere il farmaco alla corretta temperatura in linea con le sue caratteristiche chimico fisiche.
Se si tratta di farmaci in forma pressurizzata (spray), deve essere evitata l’esposizione al sole o a temperature elevate ed è raccomandato l’utilizzo di contenitori termici per il trasporto.
FARMACI TERMOLABILI
Le insuline, i farmaci per la tiroide, i contraccettivi e altri medicinali che contengono ormoni o proteine sono particolarmente sensibili alle variazioni termiche e per effetto del calore subiscono alterazioni delle proprietà farmacologiche. Se si nota che il farmaco abbia un aspetto diverso dal solito o presenti dei difetti nel colore o nell’odore, non va assunto senza prima aver consultato il medico o il farmacista.
FARMACI PER PATOLOGIE CRONICHE
Per i pazienti diabetici o affetti da patologie cardiache è fondamentale ricordare che un’alterazione di una dose di un farmaco essenziale, come l'insulina o la nitroglicerina, può essere rischiosa per la salute.
I farmaci a base di insulina vanno conservati in frigorifero e, in caso di trasporto, devono essere conservati in un contenitore termico sicuro che li mantenga alla giusta temperatura.
Il caldo può provocare l’abbassamento della pressione anche in soggetti ipertesi, pertanto, la terapia anti-ipertensiva (Ace-inibitori in associazione o meno con diuretici, Sartani, Calcio antagonisti, Diuretici, Beta-bloccanti, Bloccanti alfa-adrenergici) e di altre malattie cardiovascolari potrebbe richiedere un riadattamento da parte del medico nel periodo estivo.
Si raccomanda, inoltre, nella stagione estiva di effettuare un controllo più assiduo della pressione arteriosa.
Inoltre, si ribadisce che le terapie in corso non vanno mai sospese autonomamente, una sospensione anche temporanea della terapia senza il controllo del medico potrebbe aggravare severamente uno stato patologico.
Particolare attenzione va prestata anche ai farmaci antiepilettici e agli anticoagulanti, infatti, piccole alterazioni in farmaci come questi possono dare esito a una grande differenza in termini di salute e sicurezza d’uso del medicinale.
INTERAZIONE TRA FARMACI E RAGGI UV
Alcuni farmaci possono causare reazioni da fotosensibilizzazione con manifestazioni cutanee come dermatiti, eczemi etc. a seguito dell’esposizione al sole. Controlla attentamente le istruzioni in caso di assunzione di farmaci contenenti: cortisonici, antibiotici (tetracicline, chinolonici), contraccettivi orali (pillola anticoncezionale), antinfiammatori non steroidei (FANS), antistaminici.
Per i medicinali in forma di gel o crema verifica sempre la compatibilità con l’esposizione al sole.
Evitare l’esposizione al sole dopo l’applicazione di gel/cerotti a base di ketoprofene (fino a due settimane dopo il trattamento) o creme a base di prometazina, queste ultime spesso utilizzate per le punture di insetti o allergie cutanee; in caso lava accuratamente la zona interessata, in modo da evitare la comparsa di macchie o, peggio, vere e proprie ustioni. Per tutti gli altri medicinali in forma di gel/crema verificare sempre la compatibilità con l’esposizione al sole.
Creme solari e prodotti per la protezione da sole
L'esposizione prolungata al calore e alla luce può alterare la composizione di prodotti cosmetici rendendoli meno efficaci.
Le creme solari che sono state esposte al calore, alla luce solare diretta, ai batteri e all'umidità potrebbero essersi degradate più velocemente e pertanto, fornire una protezione minore o addirittura aver perso la capacità protettiva.
Pertanto, è raccomandato conservare sempre la crema solare in un luogo fresco, asciutto e lontano dalla luce ed evitare di utilizzare intorno agli occhi creme o prodotti non destinati all’uso oftalmico che potrebbero entrare in contatto con la superficie oculare.
Focus sulle principali interazioni tra farmaci e tra farmaci e cibo
Tra i fattori che concorrono al buon esito di una terapia un’importanza non trascurabile rivestono le interazioni del farmaco con altri medicinali, con integratori, prodotti erboristici e alimenti.
Le interazioni farmacologiche sono oggetto di attenzione da parte delle aziende farmaceutiche e delle Agenzie regolatorie già nella fase di sviluppo di un farmaco. L’Agenzia Europea dei Medicinali ha sviluppato e aggiornato nel 2013 delle apposite linee guida “Guideline on the Investigation of Drug Interactions”), che delineano un approccio globale alla valutazione del potenziale di interazione di un farmaco durante il suo sviluppo e forniscono un indirizzo per garantire che il medico prescrittore riceva informazioni chiare sul potenziale di interazione e consigli pratici su come gestirle.
Cibi e bevande possono influire sull’assorbimento, il metabolismo, la biodisponibilità e l'escrezione del farmaco, renderlo inefficace, potenziarne la tossicità o un particolare effetto collaterale o creare effetti indesiderati anche gravi. Il paziente che assume un medicinale dovrebbe quindi seguire attentamente le avvertenze contenute nel foglio illustrativo e le raccomandazioni del medico prescrittore e rivolgersi al medico e/o al farmacista per qualsiasi dubbio che riguardi le modalità di assunzione del farmaco e le possibili interazioni con i cibi e le bevande nel corso del trattamento.
Pertanto, un regime alimentare adeguato consentirà di ridurre gli effetti collaterali associati all’interazione farmaco-alimenti e massimizzare l’efficacia della terapia.
In riferimento a quanto pubblicato da AIFA, si riporta una sintesi delle principali interazioni tra farmaci e farmaci-alimenti per i più comuni ambiti terapeutici indicando, inoltre, quali alimenti e/o bevande andrebbero evitati o ridotti.
Allergie – farmaci antistaminici
Evitare l’assunzione di alcol che potrebbe aumentare la sonnolenza indotta dai farmaci antistaminici come, bromfeniramina, cetirizina, clorfeniramina, clemastina, desloratadina, difenidramina, fexofenadina, levocetirizina, triprolidina.
Farmaci analgesici e antipiretici
Paracetamolo - Può causare danni al fegato e il rischio di gravi danni al fegato è più elevato se si bevono tre o più bevande alcoliche al giorno.
Anti-infiammatori non steroidei, FANS (aspirina, celecoxib, diclofenac , ibuprofene, ketoprofene, naproxene) - In caso di disturbi gastrici possono essere assunti con cibo o latte. Bere tre o più bevande alcoliche al giorno può accrescere le probabilità di sanguinamento gastrico.
Analgesici narcotici - Alcuni di questi farmaci possono essere associati ad altri non narcotici, come il paracetamolo, l'aspirina, o sciroppi per la tosse (codeina + paracetamolo, idrocodone + acetaminofene, meperidina, morfina, ossicodone + paracetamolo). Non bere alcolici durante l'utilizzo di sostanze narcotiche. L'alcol può aumentare la probabilità di effetti collaterali pericolosi, coma o morte.
Farmaci per l’asma
Broncodilatatori (salbutamolo, teofillina)
Il cibo può avere effetti diversi in base alle differenti formulazioni di teofillina (a rilascio controllato, a rilascio prolungato e in polvere). Verificare con il farmacista quale formulazione di farmaco se si sta assumendo e se c’è rischio di interazione con il cibo; seguire attentamente le indicazioni per la formulazione in polvere. L’assunzione di broncodilatatori con alimenti e bevande che contengono caffeina può aumentare la probabilità di effetti collaterali, come eccitabilità, nervosismo e tachicardia. Evitare l’alcol se si sta usando farmaci a base di teofillina perché può aumentare il rischio di effetti collaterali, come nausea, vomito, mal di testa, irritabilità.
Farmaci cardiovascolari
ACE-inibitori (es.enalapril, lisinopril, quinapril, ramipril)
Gli ACE-inibitori possono aumentare la quantità di potassio nell’organismo che potrebbe essere dannoso generando alterazioni del battito cardiaco. Evitare l’eccessiva assunzione di cibi ricchi di potassio, come banane, arance, verdure a foglia verde e sostituti del sale che contengono potassio.
Statine (atorvastatina, pravastatina, simvastatina, rosuvastatina)
Non eccedere con il succo di pompelmo (non più di un quarto di litro) se si sta assumendo statine; grandi quantità di succo di pompelmo possono aumentare i livelli di statine nell’organismo e quindi la probabilità di effetti collaterali. Evitare inoltre l’assunzione di alcol perché può aumentare il rischio di danni al fegato.
Anticoagulanti - Antagonisti della vitamina K (warfarin)
La vitamina K contenuta negli alimenti può rendere il farmaco meno efficace. I cibi ricchi di vitamina K sono: broccoli, cavoli, spinaci, cime di rapa e cavoletti di Bruxelles. Evitare il succo di mirtillo o i prodotti a base di mirtillo durante l'utilizzo di anticoagulanti, perché possono modificare gli effetti del warfarin. Evitare aglio, zenzero, glucosamina, ginseng, ginkgo perché possono aumentare il rischio di sanguinamento.
Inibitori della pompa protonica (es. esomeprazolo, lansoprazolo, omeprazolo, pantoprazolo).
Devono essere assunti prima del pasto. Non vanno divisi, schiacciati né masticati; alcuni di questi farmaci possono essere miscelati con il cibo, ma è necessario seguire attentamente le indicazioni del medico o del farmacista.
Farmaci per la tiroide
La Levotiroxina deve essere assunta una volta al giorno al mattino a stomaco vuoto, almeno mezz'ora o un'ora prima di assumere qualsiasi cibo. Informare il medico se mangi farina di soia (che si trova anche nel latte artificiale di soia), farina di semi di cotone, noci e fibra alimentare; potrebbe essere necessario modificare la dose del farmaco.
Farmaci ansiolitici (es. alprazolam, clonazepam, diazepam, lorazepam)
Evita l'alcool, che può accrescere gli effetti collaterali causati da questi farmaci, quali la sonnolenza.
Antidepressivi-Inibitori della monoaminoossidasi (MAO)
Evitare cibi e bevande che contengono tiramina, contenuta sopratutto in formaggi, insaccati, vino rosso. Evitare alcolici durante l'utilizzo di questi farmaci.
Farmaci per l’Osteoporosi
Bisfosfonati (es. alendronato, risedronato)
Questi farmaci agiscono se assunti a stomaco vuoto, posso essere assunti al mattino. Sono da evitare farmaci antiacidi o qualsiasi altro medicinale, cibo, bevande, calcio, vitamine o altri integratori alimentari per almeno 30 minuti dopo l'assunzione di bifosfonati.

(A.T. 30.07.2024)