MISSION E ATTIVITA'




Gestire il rischio clinico significa aumentare la sicurezza delle cure erogate ai pazienti, promuovere la cultura della sicurezza e soprattutto imparare dagli errori e mirare al miglioramento continuo della pratica clinica. A tale scopo si impiegano  un insieme di metodi, strumenti ed azioni  che  permettono di identificare, analizzare,  valutare  e trattare i rischi con l’obiettivo di evitare, prevenire e mitigare effetti avversi o danni derivanti dall’assistenza sanitaria.

I piani di attività definiscono, coerenti con la mission aziendale, gli obiettivi e le attività per la gestione del rischio clinico nella Usl Umbria 2.

 Piano triennale di attività per la gestione del rischio clinico (PAGR) 2022-2024 - DDG 2035 del 27.12.2022




Al fine di garantire la sicurezza del paziente e gestire il rischio clinico si interviene sulle seguenti aree tematiche:

      LA COMUNICAZIONE DEGLI EVENTI AVVERSI

  • SAFETY ALERT 

    I Safety Alert rappresentano raccomandazioni sintetiche per la sicurezza  e/o indicazioni di pericolo/allerta basati su problemi relativi alla sicurezza del paziente  rilevanti, attuali e ben definibili. Gli argomenti affrontati sono emersi dalle segnalazioni di quasi eventi o eventi avversi da parte degli operatori e le Raccomandazioni sono state formulate consultando la  letteratura Nazionale ed Internazionale.
    SAFETY ALERT DIFFUSI

  • LA PREVENZIONE DEGLI ERRORI NELLA TERAPIA FARMACOLOGIA 
    La somministrazione della terapia è un processo complesso che comprende più fasi (approvvigionamento, immagazzinamento, conservazione, prescrizione, preparazione, distribuzione, somministrazione e monitoraggio). Durante ciascuna fase si possono verificare errori che possono mettere in pericolo la sicurezza del paziente. Secondo un rapporto dell’Institute Of Medicine (IOM) statunitense ogni anno, per errori commessi dai professionisti sanitari, muoiono tra 44.000 e 98.000 cittadini americani, un numero di decessi che rappresenta la settima causa di morte negli Stati Uniti.
    PROCEDURE, EVENTI FORMATIVI



  • LA PREVENZIONE INFEZIONI CORRELATE ALL'ASSISTENZA 

    La prevenzione e il controllo delle infezioni pongono una serie di difficoltà in molte strutture sanitarie e i tassi crescenti di infezioni associate all’assistenza sanitaria rappresentano una grossa fonte di preoccupazione sia per i pazienti sia per i professionisti sanitari. Le infezioni comuni a tutte le strutture sanitarie comprendono le infezioni intravascolari, le infezioni delle vie urinarie associate a cateteri e la polmonite (spesso associata alla ventilazione meccanica)
    PIANO PER LA PREVENZIONE ED IL CONTROLLO DELLE INFEZIONI


    IGIENE MANI
    - Le mani del personale sanitario sono il veicolo più frequentemente implicato nella trasmissione di patogeni, per questo il programma di sicurezza richiede l’adesione alle Linee Guida sull’igiene delle mani comunemente accettate e pubblicate in letteratura dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (O.M.S.) e dai Centers for Disease Control di Atlanta (C.D.C.).
    PROCEDURA, OPUSCOLI E LOCANDINA
    news GIORNATA MONDIALE SULL'IGIENE DELLE MANI 5 MAGGIO 2017 - 2018 - 2019 - 2020

  • ANTIBIOTICOPROFILASSI PERIOPERATORIA - L’appropriato uso dell’antibioticoprofilassi rappresenta una azione fondamentale per ridurre le infezioni del sito chirurgico se applicato  insieme alle idonee misure preventive  pre- intra- e postoperatorie.
    PROCEDURA E SCHEDE

    PREVENZIONE E TRATTAMENTO DELLE INFEZIONI DELLE VIE URINARIE CATETERE ASSOCIATE                                         
    Il catetere uretrale risulta il device più frequentemente utilizzato in ambito sanitario, dal 15% al 25% dei pazienti ospedalizzati riceve almeno uno durante la degenza. Il principale fattore di rischio legato all’insorgenza di una CA-IVU è la durata della cateterizzazione: si stima che il rischio di infezione sia del 3%-10% per ogni giorno di mantenimento in sede del device. La procedura ha lo scopo di definire le modalità di intervento per la prevenzione e il trattamento delle infezioni delle vie urinarie catetere-associate (CA-IVU) e di fornire  raccomandazioni e  buone pratiche basate sulle evidenze  al fine di: ridurre  l’uso inappropriato del  Catetere Vescicale (CV) a permanenza, ridurre il rischio  delle  CA- IVU,  gestire  correttamente  le batteriurie asintomatiche e le CA- IVU e migliorare l’appropriatezza nell’uso della terapia antibiotica. 
    PROCEDURA PREVENZIONE E TRATTAMENTO CA-IVU

  • LOTTA ALLA SEPSI
    La sepsi rappresenta la prima causa di morte per infezione, in particolare se misconosciuta e non trattata tempestivamente, uccide dieci volte più dell’infarto, quattro volte di più del tumore del colon, cinque volte di più dell' ictus è causa o fattore contribuente nella metà dei decessi in ospedale con un alto costo di ospedalizzazione. Anche se l’80% dei pazienti contraggono la sepsi fuori dall’ospedale la stessa può essere correlata all’assistenza erogata nelle strutture sanitarie e si può manifestare come complicanza di una Infezione Correlata all’Assistenza (ICA).
    Adottando tempestivamente strategie di provata efficacia è possibile ridurre in modo significativo la mortalità associata alla sepsi.
    Il Centro per la Gestione del Rischio Sanitario e la Sicurezza del Paziente della Regione Umbria ha definito il Percorso sepsi di riferimento e strumenti applicativi per garantire la messa in atto degli interventi diagnostico-terapeutici sia a livello extraospedaliero che in ambito ospedaliero.
    LINEE DI INDIRIZZO REGIONALI PER LA GESTIONE DELLA SEPSI E DELLO SHOCK SETTICO
  • 13 SETTEMBRE 2022: GIORNATA MONDIALE DELLA SEPSI "STOP SEPSIS, SAVE LIFES"
  • Sepsis_Fact_Sheet_WSD_Italian
  • WSD_Infographics_ITA_PRINT
  • 13 SETTEMBRE 2018 LA GIORNATA MONDIALE DELLA SEPSI “STOP SEPSIS,  SAVE LIFES”
    Al primo Congresso Mondiale per la Sepsi nel 2016 il mese di settembre è stato dichiarato il mese per la lotta alla Sepsi; in tutto il Mondo ogni 13 Settembre viene promossa la Giornata Mondiale sulla Sepsi “WORLD SEPSIS DAY”, vengono organizzati eventi che rappresentano un’importante occasione per incrementare la consapevolezza e le conoscenze sulla sepsi e per combatterla.




  • LA PREVENZIONE DEL SUICIDIO DEL PAZIENTE CHE ACCEDE IN PRONTO SOCCORSO CON ATTO DI AUTOLESIONISMO O TENTATO SUICIDIO

    Il suicidio in ospedale o il tentativo di  suicidio di pazienti  nelle strutture di ricovero rappresentano un evento sentinella rilevante, pertanto, è necessario che negli ospedali vengano adottati strumenti e misure idonee di prevenzione.

    Nella nostra Azienda Sanitaria sono state prese iniziative per contrastare il verificarsi di tali eventi definendo un percorso clinico assistenziale per i pazienti a rischio suicidio,  per i pazienti con una reazione suicidaria all’interno dell’ospedale e per i pazienti ricoverati per tentato suicidio.
    PROCEDURA

  • SAFETY WALK ROUND 

    Il Safety  Walk  Round (SWR), “ giri per la sicurezza”, è un metodo per la raccolta di informazioni per la sicurezza del paziente che si realizza attraverso visite  ed  interviste strutturate da parte di un gruppo di responsabili/dirigenti presso  unità operative e servizi.
    PIANO DI APPLICAZIONE, SCHEDE E OPUSCOLO


  • ACQUISIZIONE DEL CONSENSO ALL’ATTO SANITARIO E INFORMAZIONE DEL PAZIENTE
    Il Consenso all’atto sanitario implicito o esplicito (verbale o scritto)  è un diritto del paziente, la scelta viene fatta al termine di un processo informativo.Ogni individuo ha il diritto di accedere a tutti i tipi di informazione che riguardano il suo stato di salute, i servizi sanitari e come utilizzarli, nonché a tutti quelli che la ricerca scientifica e la innovazione tecnologica rendono disponibili. Ogni individuo ha il diritto di accedere a tutti i tipi di informazione che lo possano mettere in grado di partecipare attivamente alle discussioni che riguardano la sua salute. Al fine di garantire un’informazione deontologicamente, eticamente e giuridicamente corretta all’atto sanitario proposto, tutelare i diritti e l’autodeterminazione del paziente è stata definita una procedura Aziendale con relativa modulistica.
    PROCEDURA E MODULI



  • ATTI DI VIOLENZA A DANNO DI OPERATORE
    Nel corso dell’attività lavorativa gli operatori sanitari delle strutture ospedaliere e territoriali sono esposti a numerosi fattori che possono essere dannosi sia per la salute sia per la sicurezza. Tra questi assume particolare rilevanza il rischio di affrontare un’esperienza di violenza che può consistere in aggressione o tentativo di aggressione fisica o verbale (… linguaggio offensivo o minacce) o altro evento criminoso risultante in lesioni personali importanti o morte. Gli episodi di violenza contro operatori sono eventi significativi in quanto segnali della presenza, nell’ambiente di lavoro, di situazioni di vulnerabilità che richiedono l’adozione di opportune misure di prevenzione e protezione dei lavoratori e lo sviluppo di competenze per gestire i rapporti con pazienti e/o familiari caratterizzati da una condizione di forte emotività o perdita di controllo, specialmente se sotto effetto di alcol o droga. La Raccomandazione ministeriale n. 8 del novembre 2007 “RACCOMANDAZIONE PER PREVENIRE GLI ATTI DI VIOLENZA A DANNO DEGLI OPERATORI SANITARI” pone come obiettivo la prevenzione degli atti di violenza contro gli operatori sanitari attraverso la implementazione di misure che consentano l’eliminazione o riduzione delle condizioni di rischio presenti e l’acquisizione di competenze da parte degli operatori nel valutare e gestire tali eventi quando accadono. La segnalazione degli eventi di violenza rappresenta uno strumento essenziale per poter individuare problemi e criticità nel contesto di lavoro, per poter attivare tempestivamente le azioni di sostegno e di prevenzione.
    RACCOMANDAZIONE MINISTERIALE PER PREVENIRE GLI ATTI DI VIOLENZA A DANNO DI OPERATORE

    SCHEDA SEGNALAZIONE SPONTANEA ATTI DI VIOLENZA A DANNO DI OPERATORI



  • COINVOLGIMENTO DEI PAZIENTI 

    Ai fini della promozione di una nuova cultura della sicurezza, assume notevole importanza il coinvolgimento dei pazienti nei propri processi di cura. Il ruolo attivo dei pazienti nella definizione delle procedure cliniche ed assistenziali favorisce una maggiore attenzione alla prevenzione dei rischi e rafforza il rapporto di fiducia tra il cittadino e il sistema sanitario.
    OPUSCOLI 

  • EVENTI FORMATIVI GESTIONE RISCHIO CLINICO

MATERIALE DIDATTICO









Ultimo aggiornamento: 16/03/2023